Una delle forme musicali strumentali più importanti è senza dubbio la sonata. Il significato formale del termine “sonata”, che deriva dalla parola italiana “sonare”, è cambiato considerevolmente nel tempo. Per maggiori informazioni sullo sviluppo storico e una grande selezione di spartiti di sonate del periodo barocco e classico, clicca qui!
Il termine “sonata” apparve nella seconda metà del XVI secolo per designare vari tipi di composizioni strumentali per due o più strumenti. Questo per distinguerle dai brani solistici per strumenti a tastiera e dalle composizioni vocali, come le cantate.
La sonata barocca differisce dalla sonata classica principalmente per il maggior numero di movimenti (quattro o più) in cui tempi lenti e veloci si alternano regolarmente. La sonata barocca si divide in due tipi fondamentali:
Sonata da camera – ha il carattere di una danza leggera ed è una precorritrice diretta della suite di danza barocca.
Sonata da chiesa – è di solito in quattro movimenti ed ha un carattere antico.
A seconda della dimensione della strumentazione, le sonate barocche possono essere ulteriormente suddivise in sonate solistiche per uno strumento (di solito violino) e basso continuo e sonate a tre" 718" text="Arcangelo Corelli (1653 - 1713). Sia le Sonate da chiesa di Corelli che le Sonate da camera di Corelli godono ancora oggi di grande popolarità tra strumentisti e ascoltatori.
A cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, la sonata da chiesa si è gradualmente evoluta in una forma conosciuta come sinfonia (in particolare quella di scuola napoletana), dove il movimento lento di apertura è stato rimosso. Il risultato fu una forma in tre movimenti che, con la sua struttura dei singoli movimenti (veloce-lento-veloce), divenne il modello non solo per la sonata classica ma anche per molte altre forme musicali.
Il compositore italiano Domenico Scarlatti (1685 - 1757) contribuì significativamente all’istituzione formale della sonata durante questo periodo. Le Sonate di Scarlatti erano solitamente composte nella cosiddetta forma sonata per contralto, una composizione in un solo movimento con due temi contrastanti.
Durante il periodo classico, la sonata si sviluppò ulteriormente. In questo periodo, il termine “sonata” era principalmente inteso come sonata per pianoforte, o sonate per un altro strumento solista con accompagnamento del pianoforte. Nella sua forma base, una sonata classica consiste in tre (a volte quattro) movimenti: il primo movimento (veloce), trattato secondo la cosiddetta “forma sonata”, il secondo movimento dal carattere lento e il terzo movimento di solito veloce e capace di assumere varie strutture formali.
In una sonata in quattro movimenti, un movimento di danza in forma di minuetto o di scherzo è solitamente inserito prima dell’ultimo movimento. La sonata conobbe la sua massima fioritura grazie a tre compositori della prima scuola viennese: Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven. La sonata più famosa di Beethoven è senza dubbio la Sonata al chiaro di luna.
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spartito (edizione Urtext)
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per: pianoforte
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